E' notizia recnete il fatto che molti siti che promuovono le cosiddette "aste al ribasso" siano stati inibiti in Italia.
  Specifico da subito che youbid.it è uno di quelli interessati a tale  
sequestro virtuale, che non riguarda l'inibizione del DNS bensì il  
rimpiazzamento materiale della prima pagina del portale con la dicitura 
 della Guardia di Finanza (sito sottoposto a sequestro). Se non avete  
capito un'acca di quello che sto dicendo, nessun problema: l'inibizione 
 del DNS significa che il sito è inaccessibile solo dal nostro paese, il
  defacciamento o rimpiazzamento della pagina presuppone invece che quel
  sito è vietato a tutti. Distinzione tecnica che ritengo doverosa per  
capire quello che stiamo dicendo.
Come funzionano le aste al ribasso?
 Con un meccanismo simile, effettivamente, a quello del gioco d'azzardo.
  Un certo numero di partecipanti (clienti del sito, nella fattispecie) 
 acquista un certo numero di crediti (pagando tipicamente un prezzo  
irrisorio come incentivo all'inizio della sua "attività"): con essi può 
 fare delle offerte che rimangono segrete, al contrario dell'asta  
tradizionale. Il ribasso si esplica nel fatto che in tali aste  
vincerebbe l'oggetto chi effettua la "puntata" in crediti  minima e  
unica.
Ad esempio:
- MARIA offre 0.50 euro
- SILVIO offre 1.25 euro
- SILVIA offre 0.40 euro
- RAFFAELE offre 0.20 euro
- nel caso sopra vince RAFFAELE, mentre nel caso successivo:
- MARIA offre 0.20 euro
- SILVIO offre 0.70 euro
- SILVIA offre 0.40 euro
- RAFFAELE offre 0.20 euro
vince  Silvia. Come potete immaginare, 
non è diverso da un concorso a premi in  cui l'azzardo sta proprio nel 
fatto che si effettuano delle vere e  proprie puntate.
A volte  è strano parlare di certi 
argomenti: fino a qualche anno fa si parlava  di scommesse illegali su 
internet, casinò su internet illegali, poker  illegale. Adesso non siamo
 più padroni di vedere una partita di calcio  con un decoder a pagamento
 senza essere tartassati da messaggi pubblicitari in cui uomini in occhiali da sole e donne bellissime praticano liberamente il poker
 (responsabilmente, s'intende). In un certo senso si parla di una  
progressiva legalizzazione (o statalizzazione) di determinate pratiche, 
 legate come abbiamo visto sostanzialmente al gioco d'azzardo: in esse 
se  c'è il controllo del governo va tutto bene, altrimenti no.
Staremo  a vedere se questa "tutela" è 
effettiva per il cittadino: ne siamo  fiduciosi, ma vogliamo mantenere 
un atteggiamento comunque critico.