Da molto tempo si sente parlare di
giornalismo partecipativo,
che non è altro che - almeno sulla carta - la presa di coscienza da
parte di molti blogger di essere parte di un mass media enorme, quale
ovviamente è internet. I limiti di questo approccio comunicativo sono
ben noti:spesso le notizie finiscono per essere
false, tendenziose e poco affidabili. Questo pero', curiosamente, si affianca al fatto che anche alcune testate online
ufficiali
ricadono spesso, sul web, nel medesimo equivoco. Quando si parla di
calcio in streaming, soprattutto in questo contesto, ci capita di vedere
siti illegali che propongono partite senza averne i
diritti,
peraltro riempiendo le proprie pagine di pubblicità online: sarebbe
riduttivo vederla solo sotto questo punto di vista. Molti blog e siti
web anche famosi, del resto, sono stati minacciati di cause legali da
parte dei legittimi detentori dei diritti anche solo, in certi casi,
perché avevano riportato link a siti esterni (una pratica deprecabile in
ogni caso, ovviamente).
Esistono sono siti che propongono da anni
dirette testuali, come ad esempio diretta.it e
calcionewstime.com:
questo tipo di streaming prevede un flusso di informazioni che racconta
gli eventi della partita in tempo reali, senza ovviamente avvalersi di
mostrare immagini nè video. Per quanto possa sembrare un fenomeno di
piccola portata, ci sono moltissime persone che visitano siti del
genere, ed alle quali piace vedere le cose dal punto di vista di un
appassionato, di un tifoso ben informato sull'argomento che passa parte
del proprio tempo ad organizzare le cose ed a proporle pubblicamente. I
Mondiali sono un'ottimo momento per rendersi conto di quello che sta
succedendo, e per fruire di un servizio alternativo, se vogliamo, che è
facilmente visionabile anche in ufficio, durante una pausa lavoro o
studio e sia mediante cellulare che tablet o PC.