mercoledì 20 febbraio 2019

Cos'è il desert scraping nella SEO



Quella che vi descriverò in questo articolo è una tecnica per produrre facilmente molti contenuti per il proprio sito web decisamente borderline: nel senso che viene utilizzata da molti SEO, ma non rientra nei "buoni consigli" che si possono dare in questa materia. Se è vero che quando non riusciamo a posizionarci siamo sempre fortemente tentati dal provare tecniche black hat, questa di fatto vi rientra a pieno titolo; per cui suggerisco di non farne uso se non su siti sui quali siete disposti a perdere anche eventualmente del tutto il vostro ranking su Google.

Ovviamente non posso assumermi responsabilità in tal senso, ed il web è bello perchè è libero: la tecnica, comunque, sarà documentata a dovere. Devo dire che sul desert scraping (letteralmente significa "raschiare nel deserto") non mi pare si parli molto in Italia: eppure la tecnica è funzionale quando abbiamo bisogno di contenuti originali a costo zero. Certo chiamare un copywriter sarebbe un'idea migliore, in questi casi: ma resta il fatto che in moltissimi preferiscono affidarsi a sistemi poco gradevoli per Google, o comunque poco etici.

Desert scraping, ovvero si tratta di questo: per fare desert scraping non dovrete fare altro, anzitutto, che decidere un po' di parole chiave interessanti per il vostro sito. Una volta che ne avete trovate almeno una decina, preferibilmente di una, due o massimo tre parole, andate sul sito expireddomains.net. In questo sito troverete i domini scaduti con qualsiasi estensione, quindi domini scaduti non più rinnovati o inutilizzati. Cosa dovete fare, a questo punto?

Anzitutto registratevi al sito Expired Domains, perchè vi darà molte più opzioni di ricerca; poi andate nella casella di ricerca, e provate a cercare la prima delle keyword che avete salvato in precedenza. Non mettete nè trattini nè nulla: solo la parola, o le parole separate da spazi; troverete quasi certamente domini scaduti in EMD (Exact Match Domain, cioè domini a chiave esatta) che sono stati abbandonati o registrati.

In prima istanza, potreste fare questo: compratevi il dominio e redirezionatelo via 301 al vostro sito.

Non è una cosa troppo safe da fare, in effetti, ma facendo così saranno tutti backlink acquisiti in blocco ed automaticamente redirezionati a quello che volete spingere su Google: sia quelli del vecchio sito che quelli che quel sito aveva e che sono rimasti fino ad oggi. Con questa tecnica ho acquisito per alcuni clienti fino a 100 backlink d'un colpo da domini diversi, per cui il "colpaccio" ha funzionato. Bisogna fare attenzione pero': se il dominio scaduto era penalizzato o aveva backlink scadenti, finirete per ereditare anche la schifezza che quei siti si portano dietro.

Ecco le direttive htaccess che potete inserire nel vostro dominio riacquistato:

redirect 301 / https://sito.it

Il tracciamento dei backlink sui domini scaduti va al di là di questa guida, ma in genere è una pratica per SEO molto esperti e propensi al rischio. Potete a questo punto pensare di fare un vero e proprio scraping, ovvero:
  • andare a cercare domini scaduti con la chiave di ricerca all'interno del nome;
  • cercarli su web.archive.org;
  • trovare quelli in cui erano presenti contenuti, FAQ, articoli o altro;
  • verificare che quegli articoli non siano più indicizzati su Google: questo è molto importante per evitare di postare contenuti duplicati, ovviamente; per scoprirlo basta cercare pezzi di frase dell'articolo tra virgolette su Google e verificare che non ci sia alcuna corrispondenza;
  • una volta trovato del resto, ripubblicate l'articolo su un vostro sito eventualmente migliorandolo un po', aggiungendo qualche pezzo e così via.
La tecnica non è molto etica per cui rientra difatto nella SEO black hat: cosa che non consiglio di fare, in genere, e che in genere evito anche per i clienti più low-budget o spilorci che dir si voglia. Io l'ho detto, è una tecnica SEO a tutti gli effetti (soprattutto quando davvero non sapete cosa scrivere, nei vostri articoli), ma voi non dite in giro che vi ho detto io di farlo :-)

Potreste avere problemi di diritti d'autore sugli articoli, ovviamente: ma se una cosa viene postata sul web in genere (anche senza usare questa tecnica) il rischio c'è comunque, per cui...