venerdì 13 agosto 2021

Google: che cos'è il quality rating in SERP

 

Da qualche tempo Google ha deciso di pubblicare sul proprio blog ufficiale un importante documento ufficiale, ovvero quello relativo alle linee guida sul rating espresso dai "quality rater", ovvero il personale che si occupa di valutare, secondo opportuni criteri, la qualità dei risultati di ricerca. Lo scopo è quello di inserire una sorta di "fattore umano" nella valutazione delle query di ricerca più sensibili, da affiancare ai fattori automatici e rendendo disponibile la versione più recente (la precedente era del 2013) a questo indirizzo.

Un piccolo "malloppo" di 160 pagine in inglese, utili da spulciare per chiarire lo scopo del rating, le modalità di valutazione ed i requisiti considerati all'interno della valutazione stessa; abbastanza complesso da consultare anche perchè alcuni fattori variano sensibilmente a seconda del paese di riferimento (in alcuni paesi potrebbe essere considerata pornografia ciò che passa relativamente indifferente da altre parti, ad esempio). Questo serve a ricordarci che la valutazione viene contestualizzata, almeno in linea di massima, e questo ci ricorda l'inutilità di ricorrere a fattori di posizionamento assoluti perchè, di fatto, ogni valutazione va fatta caso per caso.

Preferisco non evidenziare nessun argomento specifico all'interno del documento, perchè questo porterebbe ad una sovraottimizzazione di massa (esempio: nel documento si parla di mobile => tutti smanettano a casaccio sulla parte mobile del proprio sito senza capirci nulla) e questo, secondo me, è uno dei problemi più seri e sottovalutati di tutti i blog SEO. Non si tratta, è bene specificarlo, di un documento del tipo "come fare i siti in modo da posizionarsi bene sui motori di ricerca", bensì solo un piccolo tassello extra nelle (poche) informazioni ufficiali ed affidabili di cui disponiamo pubblicamente sull'argomento, e che viene utilizzato dai quality rater per valutare i risultati di ricerca, e cercare - si spera - di migliorarli.

Non è nota la modalità con cui questo genere di interventi agiscano, per cui non fatevi fuorviare: l'unico quality rater con cui abbia parlato in una vecchia intervista, pur restando anonimo, è stato decisamente "abbottonato" sull'argomento, ed ha preferito non darmi informazioni diverse da quelle note ufficialmente sui canali di Google.

Photo by Liz Weddon on Unsplash

martedì 27 luglio 2021

Guida semplificata al matched betting


Se vi state chiedendo cosa sia il matched betting, proveremo a spiegarlo in questa guida. Leggendo la parola “betting” all’interno della frase, qualcuno potrebbe essere portato a pensare che si possa trattare di gioco d’azzardo. In realtà, pero’, non è affatto così: il cosiddetto matched betting, detto anche mangia-bonus, è una tecnica o strategia legale per guadagnare online. 

Essa si basa informalmente sulla matematica combinatoria, anche se questa considerazione non deve trarre in inganno più tanto dato che, in effetti, bisognerebbe approfondire la questione prima di farsi trascinare da facili entusiasmi. Bisogna sapere, anzitutto, che molti dei bookmaker (come quelli riportati qui) offrono in alcuni casi dei bonus di iscrizione, ovvero dei soldi che vanno tipicamente dalle 5 alle 20 €, che si possono usare soltanto per fare le proprie prime scommesse. Ricordiamo ovviamente che le scommesse possono essere fatte soltanto se si è maggiorenni, ovviamente.

Di fatto questi soldi non possono essere prelevati in alcun modo, per ovvie ragioni, visto che si tratta di bonus promozionali (vedi qui per approfondimenti): ed è proprio qui che interviene il procedimento in questione. Detta molto semplicemente, si va a giocare da un bookmaker il cosiddetto “puntare”, ovvero il fatto che un evento si verifichi, e da un altro si punta invece il “bancare”, ovvero che lo stesso evento non avvenga o non si verifichi.

Questo particolare tipo di scommesse abbinate permette, di fatto, di essere utilizzato come metodo di guadagno online, con un rischio bassissimo o nullo legato esclusivamente all’eventuale cifra iniziale che i bookmaker richiedono al giocatore. Per partecipare ed iscriversi ai vari siti è necessario avere a disposizione codice fiscale e carta d’identità, mentre la lista dei bookmaker sicuri e autorizzati è reperibile sul sito AAMS.

Bisogna pero’ evidenziare, per completezza, che i guadagni sono ovviamente proporzionali alla cifra mediamente in ballo, quindi sono dell’ordine di qualche decina di euro all’ora: uno Youtuber italiano, ad esempio, ha provato a calcolare il guadagno medio in questi casi, ed era nel suo caso di circa 30€ / ora, tanto per avere un’idea.

Nulla che possa realmente cambiare la vita, insomma, ma è comunque un fenomeno divertente con cui passare il tempo, considerando pero’ il più grande limite di questo approccio che è legato al fatto che i bonus si possono usare soltanto una volta per ogni persona o nucleo familiare, ovviamente per evitare potenziali abusi. Nel video viene citato il principale portale di riferimento del settore per il nostro paese, ovvero NinjaBet.it.



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