mercoledì 13 agosto 2025

SEO trust: perchè Google non si fida del tuo sito

 

Quando si lancia un nuovo sito sul web e ci si aspetta di posizionarsi subito su Google o Bing, la delusione potrebbe essere dietro l'angolo. Quello che succede, infatti, è sotto gli occhi di chiunque ci provi: è molto difficile riuscire a posizionarsi immediatamente, e anche per noi "addetti ai lavori" spesso tocca aspettare un po'. Ma per quale motivo avviene questo?

Perchè i nuovi domini difficilmente riescono a posizionarsi subito? Questo, in prima istanza, sembra essere vero se trattano temi con molta concorrenza, come ad esempio un sito dedicato ai confronti tra offerte di settore, oppure temi in cui ci sia un forte commercial intent, come un sito di e-commerce, un blog sulla finanza, un forum dedicato agli investimenti e così via. Del resto, si tratta di una misura anti-spam che impedisce correttamente (almeno nelle intenzioni) ai broker di domini internet di mettersi in concorrenza indebita con competitor consolidati, cercando di restituire risultati coerenti e interessanti a chi cerca.

In genere l'atteggiamento dei motori di ricerca nei confronti dei siti web aperti da poco è un mix di indifferenza e diffidenza: del resto, per Google è facile rilevare la data di apertura di un dominio, per cui un fattore che andrà certamente a considerare è l'età del dominio. Età del dominio che è considerato un fattore SEO da sempre rilevante, e per cui vale una sorta di regola (che si applica anche al vino): più un dominio invecchia, in generale, più diventa "pregiato". Il senso di questa prima parte del discorso, pertanto, è che un dominio aperto da pochi giorni ha poche (o nessuna) opportunità di posizionarsi subito sui motori, mentre effettuando più rinnovi negli anni le possibilità aumentano.

Questa cosa a molti miei clienti non piace e crea malumori fin dall'inizio, cosa che purtroppo è impossibile da accelerare - a meno che uno, per intenderci, non abbia una grande quantità di contenuti realmente utili o un'idea imprenditoriale davvero valida e agevole da promuovere via Google (non via web o social in generale: non tutto quello che gira sul web, infatti, è adatto alla promozione sui motori di ricerca). In altri termini, è anche l'utilità del sito ad avere la sua importanza indiretta lato SEO, ed è chiaro che se volete posizionarvi con il solito sito vetrina (accezione orribile e mediamente inutile di portale, ma tant'è) oppure il blog in cui pubblicate annunci Adsense senza badare ai contenuti originali, avrete poche possibilità di successo.

Sono tantissimi, pertanto, i fattori che tendono a "calmierare" il mercato della SEO, e chiaramente questo è un bene anche per evitare che domini appena registrati possano scalzarci senza preavviso. Questo sembra valere, in larga parte, anche per i domini a chiave esatta o EMD (Exact Match Domains), domini che sono molto amati dai SEO perchè effettivamente - per alcune combinazione di parole chiave presenti nel nome, non per tutte - sembrano realizzare meglio il compito di posizionarsi decentemente, spesso senza effettuare attività tradizionali di link building. Questo naturalmente è soltanto un secondo fattore che può giocare a nostro vantaggio quando apriamo un nuovo sito, ricordandoci che 1) il suo commercial intent elevato che 2) la sua data di apertura recente possono essere entrambi fattori a nostro sfavore, almeno nel brevissimo periodo.

Sì, perchè una scelta debole nel breve periodo può essere comunque contro-bilanciata nel medio-lungo periodo, quando il sito si consolida presso gli utenti e le pagine vengono consultate più spesso. Pertanto ci sono anche scelte di nuovi domini che pagano comunque come investimento a lungo termine, per quanto sia necessario chiarire che debba essere attuata una strategia a lungo termine che preveda, ad esempio, un piano di pubblicazione dei contenuti costante nel tempo. Per evitare di subire l'effetto di rallentamento imposto da Google ai domini nuovi, si può pensare di procurarsi e riutilizzare un dominio scaduto (ad esempio dal sito Trovalost.it), per quanto questa tecnica vada utilizzata con molta cautela e facendo le opportune valutazioni - per intenderci, se il dominio acquistato aveva una cattiva fama, spammava o non portava traffico, non è utile prenderlo in considerazione.

Fattori che contribuiscono a posizionare subito un sito, quindi, sono 1) la tecnica EMD 2) l'attuazione di un piano di pubblicazione delle pagine ben definito 3) l'eventuale acquisto di un dominio scaduto di buona qualità (al netto di ulteriori valutazioni sulla possibilità legale di sfruttare determinati nomi protetti da brevetti o copyright). Dall'altra parte, fattori che tendono a frenarci, praticamente tutti gli altri menzionati: intento commerciale, concorrenza, uso di tecniche di spam poco utili agli utenti.

Del resto Google e Bing tendono ad assimilare le modifiche che facciamo ai siti con i loro tempi, per cui non prendetela con troppa fretta: agli addetti ai lavori suggerisco da sempre, del resto, che sarebbe ideale (dopo aver inventato decine di metriche improbabili) introdurne una che tenga conto del "tempo di assorbimento" delle modifiche ad un sito web da parte di Google.

 

Si può fare SEO senza spendere tanti soldi? Praticamente, no

 

L'attività SEO viene spesso associata ad un lavoro sostanzialmente economico, o addirittura ultra-low cost, quantomeno per come viene percepito (male) da molte persone. In genere si vorrebbe il massimo, come ad esempio il posizionamento in prima pagina per query di ricerca molto competitive, ad un prezzo minimo, o magari a commissione, pagando soltanto a risultato raggiunto. Queste sono assurdità che non andrebbero accettate prima di tutto dai professionisti del settore, e poi anche i clienti dovrebbero capire una volta per sempre che ogni risultato di qualità ha del lavoro dietro, ed il lavoro costa.

Di solito si pensa alla SEO a buon mercato in questi termini:

  • banale ottimizzazione on-page, nel senso che si pensa che basti aggiungere parole chiave all'interno del title e delle meta description per fara qualcosa di concreto. Alla fine, pero', si scopre quasi sempre che questo non basta.
  • Link building molto economica o addirittura gratuita, ma se i link non sono posizionati in modo strategico si rischia di fare un ennesimo buco nell'acqua.
  • Attività di altro genere che sono quasi sempre incentrate sulla riscrittura dei testi, anche quando effettivamente non servirebbe

Non fatevi illusioni: la SEO non può fare miracoli. E questo vale soprattutto se nel vostro sito manca reale qualità. Forse è sgradevole o sgarbato da riconoscere, ma quando manca qualità di fondo, cioè non ci sono reali motivi per cui il vostro sito web debba portare traffico qualificato, le attività classiche SEO non serviranno a molto. L'astrazione (perchè di questo si tratta) della SEO economica non esiste nella realtà, e questo per cinque sostanziali motivi:

  1. l'attività di ottimizzazione è raramente una tantum, nel senso che un singolo intervento o una serie di interventi localizzati nel breve periodo non possono portare a miglioramenti sostanziali;
  2. anche per questo motivo, non si dovrebbero mai effettuare consulenze basate su parametri numerici come numero di backlink o PageRank dei backlink ("al chilo"); in questi termini, non dovrebbe essere svolta da persone senza esperienza o che credono di aver capito tutto su Google;
  3. l'attività SEO costa (a volte più di quanto si pensa) perchè è frutto di un mix di pianificazione, strategie, interventi tecnici mirati e misurazione degli effetti mediante appositi tool;
  4. alcuni interventi SEO possono richiedere, inoltre, la presenza di un esperto del settore che dovrà collaborare con il SEO; questo vale soprattutto per le chiavi molto competitive;
  5. l'ottimizzazione di un sito web ha senso nella misura in cui il cliente ha la percezione dell'importanza del proprio sito; se lo sta facendo "giusto per", per emulazione della concorrenza e senza avere tempo e voglia di misurare i risultati, tanto vale che non lo faccia affatto.

Dipende tutto, insomma, da quanto siete disposti ad investire ed in che quantità: sono parametri spesso difficili da valutare, e richiedono impegno, costanza ed apertura mentale da parte di tutti gli attori. Molti che pretendono di stare sul web, ad esempio, ne tendono a sottovalutare l'efficacia, e considerano la SEO un "buono", un extra non indispensabile per cui non saranno mai disposti a spendere chissà quanto. Se questo è indirettamente vero come visto al punto 5, viene smentito nel caso in cui l'azienda fatturi e proponga servizi esclusivamente via internet.

Eppure, i grossi brand del web investono tantissimo in attività SEO, e solo così (e grazie a campagne di marketing efficaci) riescono a diventare leader sul proprio mercato.

Se non si vuole ricorrere ad una consulenza, l'alternativa può essere un corso con Madri: si impara con degli esperti come promuovere qualsiasi sito web, e poi si effettueranno le operazioni in proprio. Il vantaggio principale del corso di formazione è legato ad una singola spesa una tantum, a fronte di un consulente classico che invece è necessario pagare mese dopo mese.