giovedì 26 ottobre 2017

Online il sito di ricette di Irene Milito


IreneMilito.it è un sito di ricette da pochissimo online, ma con una vision decisamente personale ed una sua proprio, innata, originalità ed approccio; costituita dalla bellezza di 3000 e passa ricette (peraltro scritte in inglese, italiano e spagnolo), presenta ricette di cucina vegetariana, vegana, cucina al naturale, e poi primi, secondi, contorni ma soprattutto dolci, la vera ed autentica passione dell'autrice. Da settembre fino ad oggi sono state pubblicate molte ricette, quindi, ma anche tantissimi articoli tematici sulla cucina, ed il blog è ovviamente aperto a scambi di ogni genere da parte di altre food blogger.

lunedì 9 ottobre 2017

Dove un veterinario deve farsi recensire

Lo staff di veterinarioincitta.it ha analizzato i luoghi virtuali dove poter recensire l’operato di un veterinario. Le recensioni sono sempre più importanti per le attività locali come quella di un veterinario; in questo articolo analizziamo i tre portali principali dove poter veicolare le recensioni dei propri clienti: Yelp, Facebook e Google Business

Sicuramente tra i portali più conosciuti c’è Yelp che è un social network tramite il quale gli utenti possono scambiarsi opinioni e pareri su qualsiasi tipo di attività che fornisce prodotti o servizi locali; gli utenti di yelp hanno la possibilità di diffondere in automatico le loro recensioni anche su altri canali social: Facebook e Twitter. Yelp è un portale nato negli Stati Uniti, ma che si sta diffondendo molto anche in Europa. Sempre più spesso nelle vetrine o porte di ingresso delle strutture veterinarie troviamo l’adesivo "Su Yelp ci amano”. Dato che Yelp acquista i dati anche da terzi la tua struttura veterinaria potrebbe essere già presente; in questo caso dovrai rivendicare la pagina della tua clinica, altrimenti crea la tua pagina partendo da qui: https://biz.yelp.it/signup_business/new. Consigliamo di incorporare le recensioni di Yelp sul tuo sito e di condividerle su Facebook e Twitter. 

Un'altro “luogo” dove poter veicolare le recensioni è Facebook: crea la pagina della tua struttura veterinaria se ancora non lo hai fatto, poi attiva le recensioni: sarà sufficiente selezionare “Mostra la mappa, le registrazioni e le assegnazioni di stelle della pagina” durante la procedura di creazione oppure da “impostazioni sulla pagina” -> “informazioni sulla pagina” se la pagina è già stata creata. L’utente su Facebook può lasciare una recensione tramite l’attribuzione di un voto da 1 a 5 dando inoltre la possibilità di accompagnarla con un commento. Tenete presente che le recensioni influenzano l’algoritmo di Facebook: valutazioni alte porranno la tua struttura veterinaria in alto nei risultati di ricerca interna a Facebook. 

Il terzo “luogo” in cui dovete essere presenti è Google Business i cui risultati spuntano su Google ogni volta che nella ricerca viene inserito il nome di una città. Google raccoglie i dati anche da terze fonti ed è per questo che la struttura veterinaria potrebbe essere già presente anche se voi non l’avete mai inserita. In tal caso dovete prima rivendicare la vostra struttura. Poi completate la vostra scheda con i dati mancanti (Luca Ninci).

giovedì 27 aprile 2017

Nuova gestione della pagina Facebook per lo Sciabache di Zambrone (VV)

Da qualche mese è attiva la nuova gestione della pagina Facebook dello Sciabache, il resort hotel del Gruppo Macrì con sede Zambrone (VV), che offre da molti anni ospitalità a turisti da tutta Europa. A due passi dalle meraviglie di Tropea, con un mare cristallino a due passi da casa, ed una spiaggia dal tipico colore bianco, Zambrone Marina offre un'enorme spiaggia per i propri ospiti, un clima ideale per bambini, famiglie e gruppi di amici che abbiano voglia di conoscere le meraviglie della Calabria.








 
Per maggiori informazioni potete contattare il numero +39 0963 392942 oppure scrivere una email da http://www.sciabache.it/it/contatti.html.

giovedì 23 marzo 2017

LeUltime.info, posta la tua notizie o il tuo guest post

Il nuovo logo di Trovalost.it
 Una nuova realtà nel mondo dei comunicati e dei guest post si affaccia oggi nel panorama web: è stato infatti appena acquistato e rinnovato il portale LeUltime.info, che si prefigge lo scopo di riportare il meglio delle notizie web italiane. Sono presenti all'interno del sito numerose sezioni, che vanno dal turismo alla tecnologia in generale; all'interno del sito non è presente alcuna pubblicità atta ad infastidire gli utenti. Anche in questi termini si cerca di fare la differenza rispetto

Sono richieste con particolare interesse notizie relative a statistiche ufficiali, turismo in Italia e tecnologia in genere; ciò ovviamente non preclude la possibilità di postare notizie di altro genere.

 

Sezione guest post e article marketing

All'interno del portale è possibile proporre i propri articoli facendo login su leultime.info/wp-admin con un proprio account social: Twitter, Facebook o Linkedin, che servirà anche per firmare in automatico l'articolo proposto. Gli articoli proposti possono essere anche di natura commerciale, a patto che siano originali, siano di almeno 302 caratteri e non presentino un numero superiore ad uno di link in uscita (dofollow, un occhio di riguardo ai SEO che, in questi casi, vengono spesso maltrattati senza reali motivi). Si potrà quindi proporre il proprio articolo, e se sarà giudicato interessante sarà pubblicato entro pochissimo tempo.

LeUltime.info fa parte del network informativo Trovalost.it gestito da Salvatore Capolupo.

sabato 16 maggio 2015

Trovalost.it, il nuovo trova-offerte dedicato all'hosting

È stato da poco inaugurato il servizio trovalost.it, un portale di comparazione offerte che presenta VPS, hosting dedicati, condivisi. Il nome è stato fortemente brandizzato dall'inizio, richiamando al tempo stesso "trova l'hosting" senza abusare in keyword stuffing come già fatto da molti servizi simili. Il sito in questione è all'insegna della semplicità e praticità d'uso per l'utente, ed è compatibile sia con i browser tradizionali che con quelli mobile: il tutto grazie all'innovativa tecnologia di ZURB, il framework HTML responsive ed open source.

Visitando il sito in questione sarà possibile trovare l'hosting più economico per voi: al momento le offerte non sono molto numerose, ma saranno progressivamente aggiunte al sito. È stata da poco aggiunta una sezione di recensioni dei migliori hosting, e la sezione blog è stata completamente rinnovata e ristrutturata.

venerdì 3 aprile 2015

WordPress più snello, ecco alcuni suggerimenti per farlo

Un solo dato di fatto: il vostro sito in WordPress è lento da fare schifo.  Non sarà agevole trovare i punti di rallentamento del nostro sito ma un tentativo, per gradi, possiamo farlo anche da soli.



Ci sono tre aspetti da verificare separatamente, uniti all'analisi del tool di Google per effettuare i controlli sulla velocità di caricamento delle pagine, che pero' vanno considerati soltanto in maniera indicativa e non per forza presi alla lettera.

Il tool di verifica in questione è il seguente:
https://developers.google.com/speed/pagespeed/insights/
mentre le cose da verificare sono le seguenti.

Punto 1: usi un Name Server (NS) o un DNS?

Per quanto non sia una regola generale, se possibile è meglio usare i DNS (quindi configurare i domini con record A e/o CNAME): l'uso di NS per quanto sia più veloce e semplice è spesso più lento, il sito risolve in più tempo mentre col record A questo succede molto meno. Provate a cambiare questa configurazione per capire meglio se si tratta di un possibile improvement alla velocità del sito.

Punto 2: eliminare i colli di bottiglia nel codice PHP

Un modo molto sicuro per velocizzare Wordpress consiste nel togliere di mezzo i punti di rallentamento dovuti ad accessi consistenti al database, ad esempio me diante WP_Query. Se possibile, su alcuni hosting si può ridurre l'impatto di queste chiamate con una tabella di cache che riduca il numero di query necessarie a visualizzare la pagina.

Punto 3: ottimizzare il database

Non è sempre vero, anzi è pure una mezza leggenda urbana, che togliendo plugin di mezzo il sito vada più veloce: non c'è logica dietro questo ragionamento, salvo casi molto particolari. Spesso le ottimizzazioni serie passano per azioni specifiche sul database MySQL, cosa che può fare solo personale tecnico specializzato. Uno dei plugin di ottimizzazione del database che potete usare è WP Optimize, a prova di imbranati e newbie.

Punto 4: verificare che l'hosting sia ben configurato

Tutti gli hosting web commerciali vi diranno che è tutto ok e che se ci sono problemi è solo colpa dei vostri siti: ma dobbiamo crederci davvero. A volte cambiare hosting è soltanto un toccasana, quindi a mali estremi provate a valutare questa ulteriore possibilità. Sul sito cherisposi.it ad esempio sono riuscito a velocizzare notevolmente la velocità di caricamento andando ad impostare meglio alcune cose riguardanti la versione di PHP installata, e soprattutto rimuovendo i plugin di troppo.

Ovviamente non finisce qui: per maggiori informazioni potete leggere i miei due articoli sull'argomento:
Velocizzare WordPress, alcune tecniche
WordPress lento, come risolvere
e l'interessante approfondimento di Stefano Corradini su Webhouse:
Come velocizzare un sito in WordPress

giovedì 19 marzo 2015

Diventare SEO specialist oggi, come e perchè imparare

Per imparare da soli l'ottimizzazione dei motori di ricerca si possono percorrere diverse strade: molto del materiale che si trova online non è troppo affidabile, in effetti, per cui è necessario fare attenzione a quello che si legge e non dare credito al primo che passa.

Livello base. Dovreste conoscere: il markup HTML (diffidate da chi lo chiama linguaggio: PHP e Javascript sono linguaggi, HTML è solo un formato), come funzionano e si gestiscono i siti (FTP, MySQL, cPanel, ...), come aprire un blog in Blogger oppure in WordPress, come creare link all'interno di un articolo. Leggi anche: installare WordPress su un hosting Più in là dovreste essere a vostro agio con l'uso di forum, con il saper porre gli argomenti su Quag ad esempio, come usare correttamente google ed essere familiari con gli operatori di ricerca. la conoscenza di WordPress è indispensabile anche se, di fatto, non sempre è necessaria. Il SEO di base deve conoscere a menadito il web ed i suoi "trucchi" per l'uso di base. A questi livelli, ovviamente, è impossibile parlare di essere un SEO vero e proprio, perchè bisogna ancora fare molta esperienza e capire soprattutto le logiche editoriali e di marketing dei siti: cosa li fa guadagnare? Perchè agiscono in un certo modo?

Livello intermedio. Da qui in poi dipende soltanto da voi e dalle vostre capacità: chiedete, testate le tecniche di link building, provate a posizionare il vostro sito inizialmente usando soltanto contenuti validi o markup di qualità. Per porre domande sulla SEO e ricevere risposte sensate, si può provare a consultare la community di Quag che è molto attiva nel settore della SEO: l'hub SEO è frequentato da molti professionisti che sapranno certamente darvi una mano. Provate a posizionare un sito di e-commerce e capirete che le difficoltà maggiori stanno lì, in molti casi: come risolvere? Cercate esempi di link building e provate a replicarli sul sito che vi interessa, ovviamente usando la vostra creatività e se possibile variandoli dagli originali, per evitare di creare link che potrebbe creare chiunque che di solito valgono poco per il posizionamento. Imparare ad usare gli strumenti di Google come il Webmaster Tools ed Analytics, e provate a capire bene sia come misurare un risultato di una campagna di marketing che capire "perchè un sito dovrebbe mettere un link al mio". Il SEO intermedio deve padroneggiare questi strumenti e riuscire a posizionarsi su Google prima su query di ricerca molto lunghe, poi progressivamente più brevi.

Per provare a migliorare i vostri skill potete seguire un corso SEO (online, offline o di persona) come quelli proposti da Madri Internet Marketing.

Livello avanzato. Imparate a trattare i backlink, a fare guest post in modo intelligente ed a trovare tecniche "fuori dal comune" per ottenere link in ingresso. Potete anche leggere gli articoli di Moz (ad esempio quello di Shepard sui miti SEO) e cercare di capirci qualcosa in più su SEO Theory (in inglese) oppure sul (molto) più agevole TagliaBlog, che spesso traduce articoli inglesi di interesse per gli italiani. Fate molta pratica, soprattutto, che al di là delle letture è fondamentale, su query di media-alta concorrenza, su settori molto ostici - come adult o giochi online - e cercate sempre di misurare i vostri risultati in maniera coerente e comprensibile mediante SEOPanel e Webmaster Tools.

Per diventare un SEO specialist ci sono molti corsi disponibili, tra cui quelli di Madri  Webmarketing Experience che in genere sono ben considerati anche dalle aziende.